NOI DINOSAURI E OPERATRICI LUDOPEDAGOGICHE
Abbiamo scelto di rappresentarci così, continuando a giocare.
Professore universitario uruguaiano, si è specializzato in gioco e Ludopedagogía.
Fondatore del centro “La Mancha” e della Scuola Internazionale di Ludopedagogía, ha proposto l’idea di una “pedagogia dell’emozione”, valorizzando il gioco per sviluppare intelligenza emotiva, consapevolezza, empatia e relazioni sane.
È riferimento in America Latina ed Europa.
Fondatore del centro “La Mancha” e della Scuola Internazionale di Ludopedagogía, ha proposto l’idea di una “pedagogia dell’emozione”, valorizzando il gioco per sviluppare intelligenza emotiva, consapevolezza, empatia e relazioni sane.
È riferimento in America Latina ed Europa.
Mutante permanente. Da professore di educazione fisica a educatore in diversi ambiti.
Partecipa alla gestione del Centro La Mancha.
Formatore di educatorə in aree quali: la partecipazione adolescente, il gioco e le metodologie di intervento e inclusione sociale.
Coordinatore dei progetti “Universitad de la calle” e “Circo de acá “ e autore di diversi libri tra cui “Juego, cultura y …”.
Consulente e coautore di pubblicazioni per UNICEF.
Partecipa alla gestione del Centro La Mancha.
Formatore di educatorə in aree quali: la partecipazione adolescente, il gioco e le metodologie di intervento e inclusione sociale.
Coordinatore dei progetti “Universitad de la calle” e “Circo de acá “ e autore di diversi libri tra cui “Juego, cultura y …”.
Consulente e coautore di pubblicazioni per UNICEF.
Divido il mio tempo tra famiglia, insegnamento della geografia e gioco ludopedagogico.
Ho scritto con ariel castelo scelza il “Manifesto dell’Educazione Ludopedagogica”.
Ho tradotto per Lucciole & Lanterne l’opera di juan pablo bonetti “Gli arnesi dell’educazione e della formazione. Gioco, corpo, abbordaggi e climi”.
Ancora gioco. E ancora non mi basta.
Ho scritto con ariel castelo scelza il “Manifesto dell’Educazione Ludopedagogica”.
Ho tradotto per Lucciole & Lanterne l’opera di juan pablo bonetti “Gli arnesi dell’educazione e della formazione. Gioco, corpo, abbordaggi e climi”.
Ancora gioco. E ancora non mi basta.
Da sempre amante del gioco e dei viaggi, ho coniugato queste due passioni partecipando a diverse Bienal del juego a Montevideo e scoprendo la Ludopedagogía.
Ho lavorato per diversi anni in un rifugio in montagna organizzando campi educativi basati sul gioco.
Oggi sono Educatrice socio culturale, lavoro in una comunità educativa.
Ho lavorato per diversi anni in un rifugio in montagna organizzando campi educativi basati sul gioco.
Oggi sono Educatrice socio culturale, lavoro in una comunità educativa.
Educatrice laureata in Scienze della Formazione. Innamorata della musica, della fotografia e della pasta fatta in casa.
Ho incontrato la Ludopedagogía nel mio percorso lavorativo ed è stato come giocare a “campana”. Ho lanciato il sassolino e iniziato a saltellare su un piede, andando avanti, tornando indietro, divertendomi, cadendo e ridendo… ma sempre saltellando.
Ho incontrato la Ludopedagogía nel mio percorso lavorativo ed è stato come giocare a “campana”. Ho lanciato il sassolino e iniziato a saltellare su un piede, andando avanti, tornando indietro, divertendomi, cadendo e ridendo… ma sempre saltellando.
Lavoro nella Pubblica Amministrazione portando attenzione a temi sociali, giovani e differenze.
Facilitatrice ludopedagogica, dialogica e coach sistemico-relazionale, sto esplorando contesti vari (privato, scuole, carcere) in giro per l’Italia, attraverso corpo, gioco e movimento.
Curiosa e mai soddisfatta nel tempo libero sperimento pratiche ludico-espressive e dialogiche in gruppi e reti diverse.
Facilitatrice ludopedagogica, dialogica e coach sistemico-relazionale, sto esplorando contesti vari (privato, scuole, carcere) in giro per l’Italia, attraverso corpo, gioco e movimento.
Curiosa e mai soddisfatta nel tempo libero sperimento pratiche ludico-espressive e dialogiche in gruppi e reti diverse.
Mi chiamo livia rinaldi, sono ciò che sono: sperimentatrice in evoluzione e involuzione perpetua, divertita, a volte affaticata ma sempre curiosa del gioco continuo che la vita ci sottopone, in cui non si può che buttarsi per non dover dire di non averci almeno provato.
Come dice un detto zen: “Il segreto della vita è morire giovani ma il più tardi possibile.”
Come dice un detto zen: “Il segreto della vita è morire giovani ma il più tardi possibile.”