qualche anno fa cominciò a girare nelle nostre mani un titolo importante: insegnare a trasgredire.
il libro era stato scritto da una autrice il cui nome veniva citato rigorosamente in minuscolo: bell hooks.
[avrete già notato che stiamo trasgredendo le regole di scrittura canoniche anche dei capolettera iniziali dopo i punti fermi. lo stiamo facendo apposta per seguire l’esempio di quell’autrice. rivendichiamo il diritto a copiare seguendo uno dei principi del nostro manifesto].chi era bell hooks e perché riscattava il diritto di scrivere il suo nome in minuscolo?
nata come gloria jean watkins nel 1952 in kentucky, a ventidue anni pubblica il suo primo libro: una piccola raccolta di poesie con il titolo “and there we wept”, e lì abbiamo pianto. cercando uno pseudonimo con cui firmarlo decise di rendere omaggio alla bisnonna materna, bell blair hooks, e di scriverlo minuscolo perché la gente si concentrasse su quello che scriveva e non “su chi sono io”. abbiamo studiato i suoi libri e ne consigliamo vivamente la lettura.
oggi che i colonialismi si sono fatti ancora più sanguinari e discriminatori e alimentano i più feroci individualismi a discapito di ogni umanità, vogliamo adottare lo stile di scrittura di bell hooks e sperimentare le conseguenze percettive e politiche sul sito del nostro manifesto.
buone letture!